domenica 22 gennaio 2012

The Brandt Brauer Frick Ensemble - Mr. Machine

The Brandt Brauer Frick Ensemble,
Mr. Machine, Studio !K7,  2011
La scelta del nome è la parte più difficile del percorso artistico di un gruppo. Una parola, una frase, un suono, o ancora un'insensata accozzaglia di lettere affiancate dal solo pretesto di trovare un marchio personale, tutto può diventare un nome. Perfino niente: i nostri ipod sono pieni di Unknown Artist, ma questa è un'altra storia.
La scoperta di nuovi idoli parte proprio da qui, il nome. Così, spulciando tra incomprensibili e improbabili epiteti, ne ho trovato uno fantastico, Brandt Brauer Frick. Serio e ironico al contempo, arcanamente tedesco, tinto di colori elettronici e avangardisti. Leggo il titolo dell'album e trovo la conferma, Mr. Machine.
Brandt potrebbe significare automa, Brauer distruttore e Frick pagliaccio, e tutto viene scritto in maiuscolo perché in Germania così si fa: l'ensemble del pagliaccio automa distruttore, grandioso! E invece Brandt Brauer Frick non vuol dire nulla, o peggio, sono i cognomi dei tre musicisti attorno ai quali ruota l'intera ensemble. In ordine alfabetico.

Ormai però i tre uomini hanno catturato la mia attenzione, non posso far altro che assecondarli e ascoltare l'album, incuriosito ancora di più dai video che trovo sul loro sito. Le immagini suggeriscono un'atmosfera classica, una piccola orchestra dotata perfino di fiati e arpa; i suoni incalzano con fare ipnotico e martellante. Sembra di ascoltare l'anello mancante tra la classica e l'elettronica. Musica techno con strumenti acustici, eppure l'ensemble si muove con disinvoltura in questo ossimoro.
Ogni pezzo viene costruito con maniacale ossessione, fino a raggiungere un compimento sperato e liberatorio, catartico. 

Un gruppo da tenere sotto osservazione, live dev'essere strepitoso.
Lo scoprirò, presto.

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